mercoledì 29 settembre 2010

Cucito di fine estate

Anche se ufficialmente siamo già in autunno, vi mostro i miei ultimi lavori estivi di cucito. Naturalmente li ho finiti in tempo per non poterli mettere, ormai fa freschetto e girare senza maniche non mi fa più molta voglia, quindi considerateli una anticipazione per l'estate prossima (piu avanti di così......)




Questo top doveva essere pronto prima delle ferie e venire al mare con me, ma altre e più urgenti faccende l'hanno fatto accantonare. Comunque, è un modello giapponese tratto da questo libro, realizzato con un mini scampolo che giaceva dimenticato; sono riuscita a farci stare tutti i pezzi del modello, ho aggiunto i profili bianchi (così ho imparato a fare i nastrini in sbieco) e dell'elastico sotto l'arricciatura per farlo stare un po' più aderente. Nonostante ciò ha un'aria vagamente premaman, penso che prima della prossima estate (ha! ha! ha!) stringerò la parte inferiore rendendola meno ampia.....
Il secondo è un esperimento (chiamiamolo pure pomposamente twin-set) formato da canotta e spolverino con modelli da me disegnati (per questo trattasi di esperimento). Al mercato avevo comprato uno scampolo (adoro gli scampoli perché aguzzano l'ingegno.....) di jersey ed ho passato tutta l'estate a pensare cosa farci e poi finalmente l'illuminazione: un twin set! Per non sprecare neanche un centimetro di tessuto e perchè mi piacciono le forme geometriche (son pur sempre un ingegnere!) ho diviso tutto in rettangoli e li ho variamente assemblati con la mia fida ed insostituibile taglia-cuci ed ecco il risultato:


fronte retro
fronte retro
Osservando con attenzione l'ultima foto e ricordando questo post vi chiederete: ma questa donna conosce l'uso del ferro da stiro?
P.S. Per le scriteriate che volessero cimentarsi con la realizzazione di questa creatura seguirà tutorial.....

venerdì 17 settembre 2010

Scuola di maglia per bambini (ovvero come corrompere la gioventù innocente e propagare il morbo)

Antefatto:
viaggio in camper ai castelli parmensi durante le vacanze di Pasqua con famiglia di amici. Mentre sto sferruzzando il mio Ishbel durante una sosta, il ragazzino più grande degli amici (9 anni) mi vede al lavoro e mi dice: "Cosa fai? Che bello, mi insegni come si fa?" Come resistere ad un simile richiamo? Come rimanere insensibili a questa richiesta di una giovane creatura?

Detto fatto ci organizziamo: durante le vacanze estive che trascorreremo insieme si farà scuola di maglia per i bambini. Obiettivo: una sciarpa a maglia legaccio. Maestra di maglia: la sottoscritta. Allievi: tre bambini di età compresa tra i 9 e i 6 anni (di cui due MASCHI).

Per i ferri, pensando che quelli dritti che si trovano qui in commercio siano troppo lunghi per dei bambini, ho seguito questo tutorial suggerito da Alessia di Beads and Tricks e ne ho costruite tre paia da 25 cm e spessore 6 mm, (purtroppo non li ho fotografati).




E, una volta in vacanza tutti insieme, finalmente si parte: nelle calde ore dopopranzo, tiriamo fuori i ferri, i gomitoli di cotone colorati ed inizia la grande avventura: avviate le maglie per una sciarpa, con un piccolo aiuto da parte mia, proseguiamo con la maglia legaccio: le prime righe sono un po' impegnative, il filo è tenuto così stretto che non ci passerebbe neppure un capello, ma un poco alla volta i giovani allievi prendono dimestichezza, i buchi e le maglie perse diminuiscono a vista d'occhio e di lezione in lezione i lavori crescono e la soddisfazione dei bambini aumenta.

I due più grandi si rincorrono e si confrontano il numero di ferri fatti: ormai sono contagiati dal morbo della maglia.





Anche per me è stata una bella soddisfazione riuscire a trasmettere loro la mia passione e vedere l'interesse e l'impegno che hanno messo per imparare e per lavorare la loro sciarpa.
Ulteriore lato positivo: i bambini così presi dal loro lavoro a maglia se ne sono stati buoni e tranquilli nelle ore fatidiche ore della siesta.
I papà, un po' preoccupati da questo interesse per i lavori "femminili", suggerivano per l'anno prossimo una scuola di riparazioni meccaniche.....

martedì 14 settembre 2010

Lavori estivi

Continuo la breve carrellata dei lavori estivi con un po' di maglia invernale: ho partecipato infatti il 3 luglio al workshop di Unfilodi, il tema era il Moebius Cowl di Cat Bordhi, praticamente l'applicazione della geometria alla maglia, potevo forse mancare? La costruzione è molto particolare, ma una volta capito trucco il lavoro scorre veloce; ho scelto un filato magnifico: Malabrigo Silky Merino colore "Amoroso" nonostante il rosa sia il colore che detesto di più al mondo: figuratevi cosa sono gli altri.....
Unica nota negativa: lavorare la lana con più di trenta gradi è un po' fastidioso, ma in fondo ci sono cose peggiori.
Penso che lo rifarò, magari variando i punti utilizzati e naturalmente il colore...uno rosa va bene ma addirittura due.....
E per finire una collana, commissionatami da una vicina di casa, colori richiesti nero e argento:
Le perle nere sono in vetro e ceramica, le perle più piccole sono di madreperla, gli elementi pendenti in vetro e filo argentato lavorato a mano.
Pare che la proprietaria, partendo in aereo per le vacanze con addosso la collana, abbia fatto suonare tutti i metal detector: tutto metallo genuino!!!

giovedì 2 settembre 2010

Ho latitato

Ho latitato...ebbene si, ho latitato assai dal blog, complici i figlioli a casa da scuola, i vari preparativi e finalmente le vacanze, ma non sono stata con le mani in mano ed ora finalmente posso mostrarvi il frutto di cotanta operosità.
In ordine di apparizione:

1) Per il compleanno di un'amichetta dei miei figli ho cucito un pigiama; o meglio ho cucito il sarouel, la maglietta è di H&M con applicazioni (quelle sì cucite da me A MANO) della stessa stoffa del pantalone. Il modello del sarouel è di questo libro, sempre lui, le stelle le ho ricalcate da qualche parte, fissate alla stoffa con l'Heat'n'bond e i cucite alla maglietta, il risultato è un po' rustico ma il ricamo non è il mio forte.



Certo, una stiratina non le avrebbe fatto male....






Il tessuto è di quelli americani per il patchwork.
2) Per un altro compleanno, questa volta 18 anni, mi è stata chiesta una borsa per una ragazza sportiva di nome Chiara. Unici requisiti richiesti: non rosa, con tracolla per poterla usare in bicicletta e con il nome. Utilizzando il know-how (eeeehhh?) acquisito facendo una borsa simile per me (per la quale ho studiato e ristudiato forma, finiture e amennicoli vari ed ho impiegato svariate settimane) ho riprodotto la mia borsa più in piccolo e questa volta sono stata una scheggia. Esterno in tessuto blu tipo canvas, interno tessuto fantasia Ikea, etichetta con nome applicato (anche questo cucito a mano), tracolla regolabile, tasca interna e moschettone per le chiavi.


Sono stata abbastanza vanitosa da metterci anche la mia etichetta.
E non è tutto......